martedì 1 novembre 2022

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Santuario Madonna della Corona (Verona)


"È significativo che il nostro incontro si svolga qui, presso la Vergine Addolorata, in questo suggestivo Santuario dedicato alla Madonna della Corona, monumento singolare della fede e della devozione, con le quali nei secoli passati, fino ad ora, il popolo veronese ha saputo stringersi intorno a Maria".


"Qui voi vedete rappresentata la Madonna che accoglie sulle ginocchia il Figlio deposto dalla croce, amorosamente consenziente al dono della sua vita per la redenzione dell’uomo.

E con Cristo, Maria accoglie tutti gli uomini divenuti suoi figli sotto la croce, facendo spazio nel suo cuore di Madre a tutte le povertà e sofferenze.

Ci insegni Maria a soccorrere i bisogni dei fratelli, e questi, avvertendo la dolcezza del nostro amore, si aprano all’amore di Dio".




o Vergine Addolorata,
che innumerevoli schiere di pellegrini
da secoli salgono ad implorare in questo Santuario.
A te, che ci ricordi quanto alto è stato
il prezzo del nostro riscatto,
io affido questa amata Chiesa veronese
dalle antiche e gloriose tradizioni cristiane.
Tu proteggila, tu rafforzala,
tu guidala nella peregrinazione della fede!"



"A te affido il Pastore,
i sacerdoti e i diaconi
che con lui collaborano nei diversi ministeri ecclesiali,
le persone che hanno consacrato totalmente
la loro vita al Figlio tuo
e quelle che si sentono interiormente chiamate
ad un simile gesto di donazione".



"Ti raccomando i giovani,
primavera della Chiesa e della società:
non permettere che l’uragano delle passioni
o il gelo dello sconforto
distruggano in loro con la fioritura degli entusiasmi,
la promessa dei frutti".


"Nelle tue mani,
o Vergine,
pongo le speranze e le delusioni,
le gioie e le tristezze delle famiglie che l’amore,
avvalorato dal sacramento,
ha suscitato in questa terra, a te cara:
difendi i coniugi da tutto ciò che insidia
la saldezza del loro reciproco impegno;
aiuta i figli ad aprirsi fiduciosi
all’opera educativa di chi li ha generati alla vita;
conforta gli anziani e i malati con la comprensione
e il sostegno di chi gode ancora di forze integre e fresche".



"A te affido,
o Madre,
l’intero popolo cristiano che vive, lotta, soffre,
ama in questa terra dissodata dalle fatiche apostoliche di tanti santi,
tra i quali ora si pongono anche i due nuovi beati:
fa' che la sua fede resti salda come la roccia
a cui s’aggrappa questo tuo singolare Santuario;
pura come l’acqua dei ruscelli
che da questi monti scendono ad irrigare il piano;
feconda di opere buone come le valli ubertose,
su cui l’occhio spazia dalla vertiginosa altezza
di questo naturale balcone".



"Accogli sotto il tuo manto
questa eletta porzione del gregge del tuo Figlio
e conducilo su sentieri sicuri verso i pascoli della vita eterna,
o clemente, o pia, o dolce Vergine Maria!"  

Giovanni Paolo II

17 aprile 1988







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