Chi conosce da più tempo la storia del Club, ben sa che una delle mete tradizionali del sodalizio è rappresentata dalla chiesa di Santa Croce (La Crusc), situata ai piedi del monte omonimo (m. 2045) nella zona di San Leonardo in Badia.
Ogni anno il luogo è raggiunto attraverso un pellegrinaggio sciistico attraverso i comprensori di San Cassiano, La Villa e Pedraces, costeggiando la catena del Sassongher.
Lungo il percorso si rendono necessarie alcune tappe, per rinfrancare le gambe.
Quest'anno la delegazione ha scelto di sostare al Rifugio "La Brancia" (m. 2043), ricco di cimeli sportivi di altre epoche.
| Il Presidente imbacuccato |
Finalmente si raggiunge La Crusc, sulle cui origini circolano diverse leggende ed ipotesi.
La più attendibile risale al medioevo, quando il Conte Volkhold della Pusteria, di ritorno dalla Terra Santa, decise di donare tutti suoi averi alle Suore Benedettine di San Lorenzo e di ritirarsi alle pendici del Monte Santa Croce come eremita.
Al Conte si deve la costruzione di una modesta cappellina, probabilmente su un antico luogo di culto pagano.
| I pellegrini affrontano l'ultimo tratto della salita con gli sci in spalla |
La chiesa attuale fu consacrata, invece, il 18 maggio 1484 dal Vescovo Konrad di Bressanone.
Successivamente, a metà del secolo 18°, l'edificio fu ingrandito e vi fu annesso il campanile.
A fianco del Santuario, nel 1718 fu costruito un rifugio per i pellegrini.
| Interno del Santuario: nella parte sottostante il coro si possono notare numerosi ex voto |
Nel 1796, durante il dominio dell'Imperatore Giuseppe II d'Austria (celebre per aver soppresso più di 700 conventi) la chiesa di La Crusc fu sconsacrata e ridotta ad ovile.
Ma il popolo della valle si prodigò affinchè l'antico Santuario venisse riaperto.
La richiesta fu accolta il 15 giugno 1840, giorno in cui la sacra immagine del "Cristo che porta la Croce" fu ricondotta in processione solenne da San Leonardo a La Crusc.
| L'altare maggiore, con la statua del Cristo che porta la Croce. |
| Lo stemma papale di Giovanni Paolo II campeggia sulla volta del Santuario |
| La zona dedicata alla rappresentazione della crocifissione |
Sulla via del ritorno, nel rispetto dell'antica usanza, gli sciatori consumano il "pasto del pellegrino" rappresentato da pietanze della gastronomia locale.
Vi presentiamo, a tale proposito, il Germknodel mit Kirshmarmelade, ovvero la Boccia di pane con marmellata di ciliegie, dolce povero degli abitanti dell'Alta Badia.
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