SELVA GARDENA. Si sono
concluse le operazioni di recupero dei duecento turisti rimasti bloccati
sulla cabinovia del Ciampinoi. In circa due ore le squadre di soccorso
hanno verricellato con l'aiuto dell'elicottero dell'Aiut Alpin Dolomites
o calato a terra tutte le persone rimaste nelle cabine sospese a
mezz'aria. Nessuno è rimasto ferito. L'incidente è avvenuto per colpa
del vento che ha fatto cedere uno degli alberi che costeggiano il
tracciato della cabinovia. La pianta è finita su una fune che ha
scarrucollato, facendo scattare tutte le misure di sicurezza. I lavori
di ripristino sono già in corso ed è molto probabile che già domani
mattina l'impianto sia di nuovo funzionante.
“Quando ho visto l’albero che si stava avvicinando verso di noi ho pensato: "Ci siamo. Qui crolla tutto". Edoardo ed Alberto Topini, due studenti gemelli di Sesto Fiorentino, in provincia di Firenze, da domenica scorsa si trovano a Selva di Val Gardena per trascorrere una settimana bianca. E oggi sono rimasti bloccati, con altri 198 sciatori nelle cabinovia del Ciampinoi a causa di un albero precipitato sulla loro cabina alle 15: “E pensare che non volevo neanche farla quell’ultima pista - racconta Edoardo. Faceva freddo e volevo tornare in paese. Eravamo in 12, la cabina era piena anche se eravamo gli unici due italiani a bordo”.
Cosa è accaduto precisamente?
“Dopo un minuto e mezzo dalla partenza avevamo passato due piloni. Ad un certo punto vediamo che un albero si avvicina a noi sempre di più. Poi la botta, con il tronco che prende in pieno la cabinovia. Di colpo si arresta tutto, iniziamo a dondolare su e giù in modo sostenuto. Poi ci siamo assestati con l’albero che era proprio sopra di noi. In pratica un terzo dell’albero
era rimasto sopra alla fune che guida la cabina. Siamo rimasti così, ad un’altezza di circa 3-4 metri dal suolo”.
Che cosa avete pensato?
“Ero molto preoccupato, ci siamo guardati negli occhi tutti, nessuno parlava. Ma mi ha fatto impressione il fatto che siano comunque rimasti tutti tranquilli. Certo, la paura c’è stata e tanta. Però qualcuno ha anche scherzato. Dopodiché abbiamo chiamato il 118 e sono arrivati i soccorsi, tempestivi. Nessuno a bordo ha mostrato atti di panico. Nessuno si è messo ad urlare. Soltanto paura. Tanta paura”.
I soccorsi arrivano subito. E vi calano dalla cabina.
“Esatto. Ringrazio davvero i soccorritori: efficienti, tempestivi e rassicuranti.Ci hanno messo circa 20 minuti ad intervenire. Prima con l’elicottero per sorvolare ed esaminare la situazione. Poi dopo 5 minuti 2-3 soccorritori sono arrivati per iniziare l’opera di salvataggio: uno con la motosega per cercare di tagliare dei pezzi all’albero in basso, altri si sono calati dall’elicottero per tirarci fuori. Ci hanno fatto aprire il finestrino e ci hanno tranquillizzato. Erano sospesi sulla cabina ed hanno cominciato a tagliare le parti dell’albero sopra di noi, perché ostruivano l’entrata della cabina. A questo punto hanno aperto la porta e si sono calati dentro. Così hanno comunicato a calarci giù, uno per uno. Ci hanno imbragato e ci siamo messi di spalle all’ingresso, arrivando così fino al suolo”.
Alla fine rimane tanta paura. Ma il peggio è stato scampato.
“Si. Ci hanno fatto passare per un sentiero di montagna e portati così fino a valle. Attimi di paura ma nessun momento di panico. Questo credo abbia fatto la differenza. Proprio in questo istante stanno provando a far ripartire la cabinovia, magari domani è in funzione. Certo però, ripensando a quell’albero che ci arriva in faccia”…
fonte: La Repubblica
Piccola nota di modesto interesse generale: 6 giorni fa la delegazione dello Sci Club era a bordo dell'impianto!
Piccola nota di modesto interesse generale: 6 giorni fa la delegazione dello Sci Club era a bordo dell'impianto!


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