Un secolo e mezzo di vita in 150 montagne.
Per festeggiare
l’anniversario di fondazione (23 ottobre 1863), il Club alpino italiano
ha chiamato a raccolta i suoi 320mila soci che oggi saliranno, in
contemporanea, 150 tra le principali vette italiane, su cui
collocheranno il gagliardetto del sodalizio.
L’elenco delle cime è
aperto dal Monviso, montagna altamente simbolica perché, proprio dopo
averla salita nel 1863, Quintino Sella, ministro delle Finanze del Regno
d’Italia, ebbe l’idea di fondare il Cai. Associazione che, si legge
all’articolo 1 dello Statuto, «ha per iscopo l’alpinismo in ogni sua
manifestazione, la conoscenza e lo studio delle montagne, specialmente
di quelle italiane, e la difesa del loro ambiente naturale».
Tutte queste motivazioni, che da sempre guidano l’azione del Club
alpino, saranno di sprone alle migliaia di appassionati che daranno
simbolicamente l’assalto alle 150 vette. Oltre al già citato Monviso,
nell’elenco figurano i giganti delle Alpi (Monte Bianco, Monte Rosa e
Cervino), ma anche cime meno elevate ma non per questo prive di fascino,
come l’Adamello e le Tre Cime di Lavaredo, le Grigne nel Lecchese, il
Pizzo Badile in alta Valtellina e, spingendosi più a Sud lungo
l’Appennino, il Gran Sasso, il Pollino e l’Etna. L’intenzione del Cai è
di salire tutte le cime nella giornata di oggi; qualora condizioni
climatiche avverse lo sconsigliassero, è stata prevista anche la data di
domenica 14 luglio per completare l’impresa.
L’organizzazione di ogni singola salita è stata affidata alle sezioni
Cai più vicine alla montagna da scalare (complessivamente le sezioni
sull’intero territorio italiano sono 496), o ai gestori di un rifugio in
loco (il Cai gestisce 774 strutture per un totale di 23.044 posti
letto). Alle ascensioni, precisa una nota, può partecipare anche chi non
è socio, ma che possieda la necessaria preparazione per condurre la
scalata in condizioni di sicurezza.
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| anno 1885: Capanna Quintino Sella, Felik - Monte Rosa (m.3585) |
A ricordo dell’impresa è stato preparato un gagliardetto con lo
stemma del Cai che, come detto, sarà apposto sulla cime delle montagne
scalate. Sarà inoltre realizzato un dvd con le foto più evocative di
tutte le spedizioni.
«Abbiamo ritenuto che la ripetizione dell’ascensione al Monviso fosse
un momento indispensabile per collegarci idealmente ai fondatori del
Cai», ha dichiarato Giacomo Stefani, presidente del Club alpino
accademico italiano, al quale è stata affidata la realizzazione del
progetto. «Inoltre, per coinvolgere quanto più possibile l’intero corpo
sociale, abbiamo deciso di salire altre 149 cime, che in qualche modo
ricordassero questo secolo e mezzo di vita».
Per il presidente generale del Cai, Umberto Martini, il progetto
intende «raccontare e far vivere la montagna in 150 punti differenti
come storia e difficoltà, ma ugualmente importanti per il territorio
circostante, gli alpinisti e il mondo della montagna. L’obiettivo è la
promozione degli ideali del nostro sodalizio lo stesso giorno in
montagne diverse, all’insegna dello slogan dei festeggiamenti: “La
montagna unisce”».
Un messaggio di pace e fratellanza che i promotori della giornata si
augurano discenda dalle vette per diffondersi e radicarsi anche alle
quote più basse.
fonte: Avvenire


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