sabato 21 aprile 2012

60 anni di Trento Film Festival



Un'ambiziosa selezione di film d'autore, il meglio del cinema di montagna della stagione e una ricca proposta di lungometraggi in anteprima, coronata dall'ultimo film del maestro hongkonghese Johnnie To: il TrentoFilmfestival celebra così la sua 60a edizione, con oltre 120 film in programma e guardando a Oriente.

Insieme alle 26 opere del Concorso Internazionale tradizionalmente dedicato ai documentari d'autore e ai cortometraggi e a una inaugurazione con il restauro di The Great White Silence del 1924 diretto da Herbert Ponting, con le musiche dal vivo di Simon Fisher Turner e The Elysian Quartet, sarà il grande cinema a festeggiare i 60 anni del TrentoFilmfestival in una edizione che offre un'inusuale ricchezza di lungometraggi perfettamente a loro agio in un festival dedicato alla montagna.

Tra periferie urbane e località sciistiche di lusso svizzere si svolge il film di apertura L'enfant d'en haut (Sister) di Ursula Meier, fresco Orso d'Argento al festival di Berlino 2012 e in uscita nelle sale con Teodora, mentre evento speciale di chiusura, in collaborazione con Far East Film Festival di Udine, sarà l'ultimo lavoro di Johnnie To, uno dei padri e maestri del cinema asiatico, che ha ambientato l'inconsueta commedia romantica Romancing in Thin Air tra le nevi dello Yunnan cinese. 
Si resta in Cina per One Mile Above di Du Jiayi, spettacolare storia vera di un viaggio in bicicletta tra le maestose vette himalayane, e sugella la presenza del cinema asiatico Gaku (Peak: The Rescuers), blockbuster giapponese diretto da Osamu Katayama, tratto dal manga alpinistico di Shin'ichi Ishizuka, pubblicato in Italia da De Agostini. 
Ancor più spettacolarità e adrenalina si troveranno in A Lonely Place to Die dell'inglese Julian Gilbey, thriller d'azione girato nelle highlands scozzesi in cui il regista stesso ha fatto da controfigura per le scene d'azione in parete, e interpretato dall'australiana Melissa George, già protagonista delle serie TV Friends e Grey's Anatomy. Da un genere all'altro con l'esilarante King Curling del norvegese Endresen Ole, prima commedia mai realizzata sulla millimetrica specialità olimpica invernale del curling, all'animazione digitale per ragazzi con il danese The Great Bear di Toft Jacobsen Esben, a un esempio del miglior cinema d'autore con The Loneliest Planet di Julia Loktev con la star messicana, ma di casa a Hollywood, Gael García Bernal, racconto di un trekking dal finale imprevedibile negli splendidi scenari naturali del Caucaso. 
Tra gli Eventi fuori concorso, anche il documentario We Need Happiness del maestro russo Aleksandr Sokurov, Leone d'Oro all'ultima Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia con Faust, che con Alexei Jankowski narra l'incontro fra un misterioso viaggiatore e una donna russa tra le montagne del Kurdistan iracheno.

Affiancano il Concorso Internazionale, che quest'anno conta 23 anteprime italiane su 26 opere selezionate, le sezioni parallele Terre Alte, Alp&ism e Orizzonti Vicini (dedicata a film, autori e storie dal Trentino-Alto Adige), le rassegne organizzate con le istituzioni partner come Eurorama e Natura Doc, una serie di proiezioni speciali (tra cui direttamente dal Sundance 2012 The Movement: One Man Joins an Uprising di Kurt Miller con la voce di Robert Redford) e, nel ventesimo anniversario della dissoluzione dell'Unione Sovietica, il programma "Destinazione... Russia", viaggio cinematografico nei territori più remoti e sconosciuti del paese, tra storia, tradizioni e il lento avanzare della modernità. 
info: www.trentofestival.it

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