martedì 30 ottobre 2012

Al via i festeggiamenti del C.A.I.


Il 26 ottobre a Roma, presso la Camera dei Deputati, il Club Alpino Italiano ha dato ufficialmente inizio ai festeggiamenti per il 150°.

Il messaggio del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e l'intervento del Presidente del CAI Umberto Martini


La cerimonia ufficiale di inaugurazione delle celebrazioni per i 150 anni dalla fondazione del CAI si è svolta venerdì a Roma presso l'Auletta dei Gruppi parlamentari della Camera dei Deputati, alla presenza delle massime cariche dello Stato Italiano e del Sodalizio.

Hanno portato i saluti alla prima associazione nazionale nata dopo l'Unità d'Italia diversi esponenti del mondo politico: il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, il Presidente del Senato on. Renato Schifani, il Presidente della Camera on. Gianfranco Fini, il Ministro dell'Interno Anna Maria Cancellieri, il Ministro affari regionali, turismo, sport Piero Gnudi, il Presidente Gruppo Amici della Montagna del Parlamento Italiano Senatore Giacomo Santini.

"Il sodalizio, fin dalla sua nascita, è sempre stato un fondamentale protagonista nella diffusione di una cultura del rispetto della natura e della montagna". Con queste parole il Presidente Napolitano ha voluto inviare un sentito augurio per il pieno successo delle manifestazioni celebrative. "Il CAI è inoltre un significativo punto di riferimento per lo sviluppo eco-sostenibile di molte aree del Paese".

In rappresentanza della Presidenza della Camera dei Deputati è intervenuta la Vicepresidente on. Rosy Bindi: "Sono un'amante della montagna, che deve essere un patrimonio di tutto il Paese. E' giusto che il CAI, la prima associazione nata dopo l'Unità d'Italia, abbia iniziato i festeggiamenti in una sede istituzionale simbolo del popolo italiano. In montagna si ritrova sempre la forza di ricominciare, sia per le singole persone sia per i popoli, come è avvenuto per il nostro Paese. La montagna deve godere per questi motivi di una tutela costante da parte delle istituzioni".

Il Presidente onorario del Gruppo Amici della Montagna del Parlamento Italiano on. Erminio Quartiani ha descritto il CAI come "parte integrante della comunità nazionale in quanto ha unito persone provenienti da parti diverse del Paese. Questo grazie al comune amore per le terre alte, che uniscono l'Italia dalle Alpi alle isole".

Per il Club Alpino Italiano hanno preso parola il Presidente Generale Umberto Martini, il Direttore Andreina Maggiore e il Coordinatore del Gruppo di lavoro CAI150 Luca Calzolari.
"Fin dai primi anni di vita del CAI, la forma di pratica attiva e la cultura sono i principali fondamenti per una diffusione della conoscenza del territorio come presa di coscienza d'identità e maturazione civile", ha dichiarato il Presidente Martini. "La speranza è che questo momento richiami l'attenzione di tutti sulle tematiche del territorio montano oramai riconosciuto non più come barriera ma come cerniera d'Europa, in termini sia economici che etici e culturali. Lo slogan individuato "CAI 150 la montagna che unisce" sottolinea il contributo che il CAI ha dato e continuerà a dare per il ruolo che la montagna e le sue popolazioni sono chiamate a svolgere nel futuro del nostro paese e dell'Europa".

Il Coordinatore del Gruppo di lavoro CAI150 e Direttore di Montagne360, la rivista del Club Alpino Italiano, Luca Calzolari ha fatto una panoramica sugli eventi celebrativi della ricorrenza che l'associazione organizzerà in tutta Italia nel 2013, sottolineando come "il programma dei festeggiamenti per il 150° di fondazione, in grandissima parte nasce dalle proposte della base associativa, dalle sezioni territoriali. Molte di esse avevano una base comune e abbiamo lavorato insieme per farne un unico evento". Tra essi particolare rilevanza hanno CamminaCAI 150, manifestazione a tappe con escursioni che porteranno i partecipanti a Roma da diversi punti del nostro Paese. Alle sorgenti del CAI in punta di pedali, progetto di cicloescursionismo che ha lo scopo di promuovere questa attività coinvolgendo il territorio e la popolazione attraverso la passione dei praticanti. E naturalmente la festa finale, in programma a Torino dal 4 al 6 ottobre 2013, che ha l'obiettivo di far conoscere la montagna al più ampio numero possibile di persone. 

fonte: www.cai.it

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