Il Crocifisso di Corvara: alle spalle la vetta del Sassongher (marzo 2013) |
Sul
monte Calvario è sceso, con la sera, un grande silenzio.
Il dolore non ha
più lacrime, non ha più parole mentre, avvolto nel bianco lenzuolo,
il corpo del più bello tra i figli dell'uomo viene deposto nella roccia
scavata a sepolcro.
Giuseppe di Arimatea, discepolo buono, compie
per il suo dolce Maestro
gli ultimi gesti dell'umana pietà e della
religiosa devozione.
Ora il re dorme, vigilato da guardie, ma non è
sepolta con Lui l'intrepida speranza.
Sì, perché dopo il suo intimo
tormento egli vedrà la luce,
dopo essersi offerto in
espiazione, gli darà una lunga discendenza (cf Is 53, 10-11).
Nel
cuore della notte il seme si prepara a germinare;
già l'aria si va
profumando di n uova primavera:
ne hanno un presagio, indugiando là, nel
giardino,
l'ardente Maria di Magdala e l'altra Maria...
Giovanni Paolo II
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