mercoledì 6 novembre 2013

Il Museo Ladin de Fascia

 
 
I Ladini sono una comunità che vive in cinque vallate tra Trentino e Alto Adige, dove ancora oggi si parla una lingua di antica origine. Pur nella loro diversità, gli idiomi di Gardena, Badia, Fassa, Livinallongo e Ampezzo rappresentano varietà locali di una stessa lingua, il ladino appunto. Ed è proprio questa lingua, oltre che le tradizioni, che accomuna principalmente i ladini. La loro storia inizia circa duemila anni fa. Parte della svizzera meridionale e parte delle Alpi orientali erano popolate da tribù retiche e celtiche, i romani conquistarono i territori nei quali oggi vivono le popolazioni ladine e li inglobarono nel loro Impero, ed è proprio nei secoli successivi coincidenti con la romanizzazione delle Alpi che nasce e si sviluppa questa lingua retoromanza, a tutt’oggi la madrelingua di 25mila abitanti delle Dolomiti.
 
Ma oltre alla lingue le valli ladine sono caratterizzate da tradizioni e usanze proprie, la maggior parte legate alla natura e ai lavori svolti nei campi oltre che alla fede. Il patrimonio culturale inerente le tradizioni sembra essere una specie di calendario che segna i momenti culminanti della popolazione come il suggestivo e popolare Carnevale in Val di Fassa con le "mascherèdes", che trovano la loro origine in rappresentazioni burlesche e canzonatorie di personaggi appartenuti all’antica quotidianità fassana, e le realizzazioni artistiche delle "faceres", le maschere lignee intagliate con estrema maestria dagli scultori locali. Una esperienza che non solo è possibile vivere fisicamente, ma anche virtualmente al Museo Ladino di Fassa che grazie alla tecnologia multimediale e interattiva permette di "sperimentare visivamente" e “condividere” l’allegria dissacrante e spesso inquietante del carnevale fassano, ma anche le diverse fasi di un’operazione agricola o di "partecipare" ai complessi rituali che si svolgevano a contorno delle nozze ladine. Il Museo Ladin de Fascia in località San Giovanni a Vigo di Fassa rappresenta lo scrigno che conserva e tramanda queste antiche tradizioni, molte delle quali ancora vive.

A Natale per esempio sono molto conosciuti e apprezzati i cori ladini che si esibiscono non solo nelle piazze e nelle chiese delle valli, ma anche al di fuori. Nelle famiglie invece oltre alle ghirlande, al classico albero e al presepe di solito allestito sulla stube e preferibilmente artigianale, c’è l’usanza di decorare proprio la tipica stufa alpina per trasformare quel luogo nell’angolo della casa in cui si festeggia e si vive l’Avvento, magari degustando i lebkuche, i tipici biscotti speziati, i dolci di cannella e il pan pepato.

fonte: www.repubblica.it




La  sede del Museo Ladino di Fassa, inaugurata nel 2001, ospita le collezioni etnografiche dell’Istitut Cultural Ladin, frutto di vent’anni di ricerche, ordinate secondo precisi criteri logici e dedicate ai diversi aspetti della civiltà ladina.
Il Museo Ladino, progettato nelle sue linee essenziali fin dagli anni 1978-79, rispecchia l’immagine di una comunità viva e cosciente di sé, caratterizzata da una lingua propria, da un territorio e da una storia particolari: oggetto dell’esposizione è propriamente il processo di formazione di un popolo, o etnogenesi, attraverso le testimonianze della cultura materiale e spirituale dalle origini fino al tempo presente.
Un’immagine di vitalità, che si riflette nella struttura espositiva stessa, concepita sotto la guida di Ettore Sottsass come luogo di impronta contemporanea, dove la cultura della minoranza ladina si definisce nella sua dimensione di attualità.
Uno degli aspetti più significativi nell’allestimento è costituito dal Sistema di Supporto Multimediale, un sistema di 17 punti informativi, gestiti da una rete di computer e dotati di touch-screen interattivo, distribuiti lungo l’intero percorso museario: da qui il visitatore può accedere a 74 brevi filmati monotematici concernenti singoli oggetti o aspetti dell’esposizione, con sonoro originale e testi in più lingue.

info: www.istladin.net

Nessun commento:

Posta un commento