mercoledì 14 maggio 2014

Maestro, fratello e amico


Lunedì 12 maggio presso la chiesa delle Suore Francescane Missionarie di Maria di Grottaferrata (Roma) si sono svolti i funerali di Frate Giacomo Bini, di cui abbiamo parlato nel post di venerdì 9 maggio u.s.

Pubblichiamo, di seguito, il messaggio di commiato dell'Arcivescovo José Rodríguez Carballo, Segretario della Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata, già Ministro Generale dell'Ordine dei Frati Minori.
 
Con profonda tristezza e dolore ho avuto, questa mattina stessa, la dolorosa notizia della morte e transito del nostro caro Fratello Giacomo Bini, ofm, degno figlio del Serafico Padre san Francesco e suo successore nella storia del nostro amatissimo Ordine, come Ministro generale  (1997-2003).
Voglio unirmi a voi in questi momenti di lacerazione interiore e accompagnarvi con la mia preghiera fraterna e le mie suppliche, come anche essere in comunione con voi nella speranza della Vita che non conosce tramonto.
Voglio unirmi a voi per elevare al Padre delle Misericordie un canto di azione di grazie per la vita e il lavoro di questo nostro fratello. Voglio stare vicino a voi ed esprimervi le mie più sentite condoglianze per questa perdita così importante per il nostro caro Ordine.
Con la morte del padre Giacomo non solo la nostra Fraternità ha perso un uomo buono, ma tutto l’Ordine ha perso un uomo carismatico, profeta e testimone di vita evangelica e francescana, che ha saputo sapientemente unire senso e conoscimento, animazione e governo,servizio e consiglio.

Fr. Giacomo è stato per me un maestro, un fratello e un amico. 
Maestro,in quanto mi ha insegnato, con la lezione magistrale della sua vita, a vivere ed animare gli altri a seguire più da vicino il Signore Gesù, povero e crocifisso; maestro e profeta che ha aperto orizzonti di missione e di annuncio del Vangelo. 

Fratello, poiché abbiamo camminato insieme nel governo generale, lui come Ministro ed io, in quel momento, come Definitore; e, in seguito, quando svolgevo l’ufficio di Ministro, sempre disponibile per qualunque cosa lo consultassi, sempre vicino con i suoi consigli, sempre disposto a dare una mano perché l’Ordine camminasse con sempre maggiore fedeltà a quanto tutti abbiamo professato. 

Amico, perché il suo affetto di grande importanza e significato nasceva dal medesimo interesse comune: il Vangelo e la nostra forma di vita.

Cattedrale di Palestrina, 11 maggio 2014: Messa di suffragio per Padre Giacomo Bini.
Sull'altare le foto dell'incontro tra Bini e Giovanni Paolo II
La sera prima della sua partenza per la casa del Padre ci siamo incontrati per l’ultima volta, qui sulla terra.
L’ho trovato sereno, consapevole del suo transito, pacificato interiormente: “So che mi aspetta il Signore in paradiso; vado fiducioso”, sono state le sue parole.
E la sua sollecitudine, che ora vi trasmetto, era che vivessimo con fedeltà la forma di vita professata, mentre allo stesso tempo si preoccupava per la Fondazione del Beato Egidio.
Ho incontrato l’amico, il fratello e il maestro, che mi ha insegnato, ancora una volta, il valore della vita, l’essenziale di essa, la bellezza della nostra professione religiosa. Gli ho chiesto di benedirmi e poi gli ho dato anch’io la mia benedizione.
È morto un amico, un fratello, un maestro... un santo appassionato per il Vangelo della missione e per l’Ordine di Frati Minori.
Passione che si captava subito nel suo modo di parlare, ma soprattutto si toccava nel condividere la vita ordinaria con lui. Un Frate Minore, non solo di professione, ma di vita.
Questa visita di Sorella Morte corporale ci aiuti a vivere “il senza nulla di proprio” professato da noi religiosi francescani, e soprattutto a scoprire la figura dell’Altissimo che ci invita a cantare “Laudato si’, mi’ Signore, per sora nostra morte corporale...”.
Con la nostra fraterna preghiera e sincera gratitudine accompagniamo oggi il carissimo padre Giacomo all’incontro con il Signore, invocando per lui il premio promesso ai servi fedeli del Vangelo.
I nostri cari Santi che dimorano in Cielo, e specialmente il nostro beato padre san Francesco, lo presentino al Signore.
La Vergine fatta Chiesa possa condurlo al banchetto preparato per lui dall’eternità.
A te, mio Ministro, a tutti i Fratelli dell’Ordine, alla Provincia Francescanadelle Marche da cui il nostro caro Fratello proveniva,alla sua Fraternità diPalestrina, alla Fondazione Beato Egidio, e a tutta la sua famiglia la miavicinanza e la mia confortatrice benedizione.
Caro Giacomo, maestro, amico e fratello santo: ci vedremo in cielo!
Nel Signore, fiat, fiat,amen, amen.

fonte: www.ofm.org

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