domenica 3 luglio 2016

La Carta di Cortina


Anche nel mondo “bianco” per eccellenza, quello degli sport invernali, il futuro è green. Lo scorso gennaio, su impulso del Ministero dell’Ambiente, il Comune di Cortina d’Ampezzo ha promosso la nascita di un modello di sviluppo innovativo, la Carta di Cortina: uno strumento che promuove in maniera concreta e corale il turismo alpino sostenibile, anche in vista dell’imminente assegnazione dei Mondiali di Sci 2021. A quattro mesi dalla firma, il progetto ha proseguito nel suo percorso grazie al contributo partecipato di ANCI, ANEF, CONI, Fondazione Cortina 2021, FISI, Fondazione Dolomiti UNESCO, sprecozero.net. I firmatari si sono riuniti a Roma il 25 maggionella sede del Ministero dell’Ambiente, per presentare in conferenza stampa i progetti a medio e lungo termine al momento avviati.
Sono già numerose le iniziative in corso: i primi passi di un programma che, step by step, punta a potenziare l’efficienza delle risorse come acqua e suolo, a diminuire gli sprechi e a limitare le emissioni di gas serra e i costi energetici.
Come la valutazione dell’impronta ambientale del Comune di Cortina; lo studio del carbon footprint e water footprint di un impianto di innevamento artificiale, in collaborazione con ANEF; l’elaborazione di linee guida sulla sostenibilità, in collaborazione con il Comune. Il Comune sta inoltre dando vita a una serie di incontri formativi per i cittadini, gli studenti, i turisti, per promuovere l’educazione agli sprechi alimentari, in collaborazione con Last Minute Market.
«Il lavoro sulla Carta di Cortina – ha detto il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti – si sta dimostrando serio e prezioso. Oggi la Regina delle Dolomiti deve vincere la sfida della sostenibilità: i progetti partiti sono strategici per ridurre gli impatti inquinanti e il consumo di risorse, specie durante la stagione di massimo afflusso turistico. Fondamentale – ha aggiunto – è la sperimentazione delle buone pratiche negli alberghi, visto che sempre più i clienti, italiani e stranieri, indirizzano le loro scelte su strutture eco-friendly. Il governo ha messo in campo su questo tema grandi novità, tra cui il Conto Termico che partirà a fine mese, con 700 milioni per incentivare gli interventi di efficienza energetica privata. All’orizzonte per Cortina – conclude Galletti - c’è un grande traguardo da raggiungere, quello dei Mondiali di Sci Alpino del 2021: è un onore sapere che nel dossier della candidatura ci sia questa Carta e che quindi l’ambiente aiuti, come speriamo, a far vincere l’Italia».
«Il supporto del Ministero dell’Ambiente e il dinamismo dei firmatari della Carta sono una grandissima opportunità che Cortina deve sfruttare al meglio. In questo progetto stiamo coinvolgendo in primis — con una forte attività di sensibilizzazione sui temi della sostenibilità ambientale — le scuole e gli studenti. E l’obiettivo è quello di continuare con incontri rivolti allo stesso Municipio, che interesseranno i dipendenti, e con appuntamenti dedicati ai cittadini e alle categorie economiche. Nel futuro sarà inoltre previsto un coinvolgimento attivo delle università per la progettazione di interventi che abbiano a tema, principalmente, la sostenibilità per gli sport invernali. Insomma, promuoviamo e partecipiamo con convinzione a questi incontri informativi. Lo sviluppo di Cortina, non solo in ottica 2021, è indissolubilmente legato a questa strada» ha dichiarato il sindaco di Cortina Andrea Franceschi.
Paolo Nicoletti, amministratore delegato della Fondazione Cortina 2021: «L’assegnazione dei Mondiali 2021 non è ancora ufficiale, ma siamo speranzosi. Nello statuto della nostra Fondazione c’è una serie di valori, tra cui il rispetto dell’ambiente. Un impegno quindi giuridico, che abbiamo inserito anche nel dossier della candidatura ai Mondiali, e che si traduce in azioni concrete come l’utilizzo di navette e mezzi di trasporto ecologici, accordi con l’Associazione Albergatori Cortina d’Ampezzo per modernizzare le strutture con soluzioni green e tecnologicamente avanzate, la creazione di piste che saranno utilizzabili anche successivamente per scopi turistici».
Anche la FISI darà il suo supporto alla “causa” della Carta attraverso i propri atleti: «Siamo l’unica federazione che opera in ambiente montano, e conosciamo bene le difficoltà che possono riguardare questo tipo di territorio anche a livello ambientale – ha detto Flavio Roda, presidente FISI – Pertanto con piacere vogliamo dare il nostro contributo nella realizzazione degli obiettivi della Carta di Cortina. A fine ottobre saremo alla fiera Skipass di Modena e dedicheremo uno spazio del nostro stand al Ministero dell’Ambiente. Vogliamo fare arrivare il messaggio che l’ambiente montano va tutelato ma anche utilizzato, e le due cose non si escludono assolutamente a vicenda».
«La collaborazione di ANEF con il Ministero dell’Ambiente ha qualcosa di rivoluzionario – ha detto Valeria Ghezzi, presidente ANEF – Siamo stati coinvolti con l’obiettivo di valutare l’impatto ambientale di un impianto di innevamento artificiale e abbiamo accettato con entusiasmo, perché il nostro principale interesse è tutelare l’ambiente. Si tratterà inoltre di un’analisi utile per ottimizzare gli investimenti che vengono fatti in questo ambito, e l’impatto dell’economia anche sulle realtà di un territorio».



La Carta di Cortina sulla sostenibilità degli Sport Invernali

Noi, firmatari, ci impegniamo a:
1. Includere la valutazione e l'assicurazione della sostenibilità ambientale dell’organizzazione e gestione degli sport invernali nell’agenda internazionale in materia di protezione dell’ambiente e sostenibilità;

2. Prestare particolare attenzione nell’assicurare l’accessibilità dei diversamente abili alla pratica degli sport invernali;

3. Adottare una definizione chiara, comune e ufficiale di “sport invernali sostenibili” e proporre un sistema di indicatori comune per la qualificazione e quantificazione dei relativi impatti, in particolare in termini di carbon footprint, water footprint e impatto paesaggistico;

4. Avviare un processo partecipato con le comunità locali per identificare le principali criticità degli impatti ambientali connesse agli sport invernali, le possibili soluzioni e gli ambiti di intervento;

5. Considerare la vulnerabilità del territorio alpino e montano rispetto agli impatti dei cambiamenti climatici nell’elaborazione di strategie, politiche e misure di adattamento nel settore del turismo alpino con particolare riferimento agli sport invernali;

6. Definire un quadro di riferimento adeguato che includa aspetti di natura regolamentare, incentivi e facilitazioni, affinché il settore privato (es. gestori delle aree sciabili, produttori di impianti e mezzi, distribuzione e commercio, ristorazione, catering) e i consumatori evitino modelli di consumo non sostenibili;

7. Definire, adottare ed attuare Programmi Nazionali, sostenuti da risorse adeguate, espressamente rivolti al tema degli sport invernali, garantendo al contempo la sicurezza e la loro sostenibilità ambientale e sociale. Tali programmi dovrebbero essere affiancati da campagne di sensibilizzazione rivolte ai cittadini, allo scopo di aumentare il grado di consapevolezza sugli impatti diretti e indiretti degli sport invernali;

8. Introdurre target misurabili di riduzione degli impatti ambientali diretti e indiretti degli sport invernali sulla base dell'esperienza internazionale ed europea in tema di turismo sostenibile e auditing ambientale;

9. Promuovere il coinvolgimento e la partecipazione di tutti gli attori del territorio verso il raggiungimento dei target di sostenibilità ambientale, garantendo al contempo la sicurezza e la qualità degli sport invernali;

10. Introdurre o rafforzare programmi di educazione allo sviluppo sostenibile nelle scuole, promuovere l’innovazione favorendo politiche tese al risparmio energetico e alla maggiore sostenibilità per non penalizzare le generazioni future;

11. Promuovere iniziative di innovazione nel campo della prevenzione degli impatti ambientali degli sport invernali, a partire dall’individuazione e rimozione degli elementi di ostacolo all'innovazione del settore;

12. Assicurare il monitoraggio e la rendicontazione nel tempo, dell’efficacia delle azioni intraprese.


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