domenica 22 maggio 2011

Signore delle Cime

SIGNORE DELLE CIME

Testo e musica di Bepi De Marzi

Dio del cielo,
Signore delle cime,
un nostro amico
hai chiesto alla montagna.

Ma ti preghiamo:
su nel Paradiso
lascialo andare
per le tue montagne.

Santa Maria,
Signora della neve,
copri col bianco,
soffice mantello,
il nostro amico,
il nostro fratello.

Su nel Paradiso
lascialo andare
per le tue montagne.


Signore delle cime è il titolo di un canto di ispirazione popolare con testo e musica composti nel 1958 dal compositore vicentino Giuseppe (Bepi) De Marzi, all'epoca ventitreenne.
Destinato ad essere eseguito dal coro de I Crodaioli di Arzignano, fondato dallo stesso De Marzi, Signore delle cime è divenuto ben presto un successo mondiale, tradotto in centotrentaquattro lingue ed elaborato per diversi tipi di ensemble.
Il brano è un moderno epicedio, una fervida commemorazione funebre in ricordo dell'amico Bepi Bertagnoli, tragicamente scomparso in montagna. Ma l'occasione contingente, solo adombrata nel testo (Un nostro amico hai chiesto alla montagna), non ne ha impedito la ricezione in breve tempo come canto di universale immedesimazione.
La semplicità d'impianto e il grande impatto emotivo lo hanno reso parte del repertorio di numerosissimi cori polifonici e popolari. La semplice melodia, accompagnata da armonie tradizionali ma non scontate, è abbinata ad un testo che unisce sentimento, pietas popolare e devozione cristiana.


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