sabato 3 settembre 2011

Strumenti dimenticati: il corno alpino




Il corno alpino è uno strumento aerofono di origine antichissima; Tacito lo chiama cornu alpinum citandolo nella sua opera: De origine et situ Germanorum.

Strutturalmente è un lungo tubo conico in legno di larice o abete, senza fori né chiavi; gli strumenti moderni possono essere smontati per il trasporto. La tonalità dello strumento dipende dalla sua lunghezza, che può variare dai 2,45 ai 4,13 metri.

Essendo un corno naturale, può emettere un limitato numero di note, ossia i soli armonici. Questo strumento ha un notevole sviluppo di suono, che può essere udito per alcuni chilometri intorno; difatti la sua funzione originaria, fra i pastori, era di segnalazione.

Per comunicare da un alpeggio all'altro, da sempre gli alpigiani si sono serviti di strumenti musicali o di semplici dispositivi di richiamo, costruiti con i materiali più diversi a portata di mano. Dal 1800 in poi, tuttavia, per il corno delle Alpi, tradizionale strumento degli alpigiani, inizia la fase di declino. Durante la prima Festa degli alpigiani, sul prato di Unspunnen vicino a Interlaken (1800), alla gara di corno si presentano soltanto due suonatori. Sempre meglio del 1808 quando, di nuovo a Unspunnen, l'unico suonatore vince per... mancanza di concorrenti.

Se la tradizione del corno delle Alpi si è mantenuta fino ad oggi, lo dobbiamo al sindaco di Berna Niklaus von Mülinen. Negli anni intorno al 1820 fece costruire degli strumenti e li distribuì a suonatori di talento di Grindelwald che, dal 1826 al 1827, avrebbero poi insegnato a suonare l'alphorn.

In questo periodo si assiste a un vero e proprio revival. L'alphorn fa la propria comparsa nelle processioni alpine e nelle feste tradizionali. Nel 1828, a Rheinfelden vicino a Basilea, una scena di vita alpina anima il corteo di carnevale: cittadini travestiti da alpigiani trasportano bidoni del latte e corni delle Alpi. Nel 1833, alla Festa dei vignaioli di Vevey (Cantone Vaud), gli alpigiani friborghesi suonano il corno che diventa simbolo del loro mestiere.

Nel 1827 il musicologo Joseph Fétis lo definisce lo "strumento nazionale svizzero", anche se proprio in quegli anni era più o meno scomparso dalle Alpi, trasformandosi soprattutto in attrazione turistica. Il corno delle Alpi diventò dunque simbolo della Svizzera, un po' come la stella alpina – poco importa se anche altre civiltà alpine utilizzano i corni per comunicare su lunghe distanze.

Oggi il corno delle Alpi è ben presente nei cortei dell'Associazione federale di yodel o della Federazione svizzera dei costumi tradizionali, a simboleggiare il patrimonio tradizionale svizzero.

fonte: www.swissinfo.ch

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