La toccante testimonianza di Claudia Koll è stata calorosamente accolta, questo pomeriggio, da diverse centinaia di persone convenute ad un incontro organizzato presso la chiesa di S. Francesco d'Assisi a Jesi.
Due sono i motivi che legano la Koll alla spiritualità di Giovanni Paolo II: innanzitutto la devozione alla Divina Misericordia e, in secondo luogo, la concezione dell'arte, sintetizzata in un passaggio della lettera papale del 1999, citato dall'attrice durante il suo intervento:
"Ogni autentica
ispirazione racchiude in sé qualche fremito di quel «
soffio » con cui lo Spirito creatore pervadeva sin dall'inizio
l'opera della creazione. Presiedendo alle misteriose leggi che governano
l'universo, il divino soffio dello Spirito creatore s'incontra con il
genio dell'uomo e ne stimola la capacità creativa. Lo raggiunge con
una sorta di illuminazione interiore, che unisce insieme l'indicazione del
bene e del bello, e risveglia in lui le energie della mente e del cuore
rendendolo atto a concepire l'idea e a darle forma nell'opera d'arte" (Lettera agli artisti, 1999)
Chiesa di S. Francesco d'Assisi: il poster con l'immagine di Giovanni Paolo II |
Al termine dell'incontro, Claudia Koll - attualmente direttrice della scuola di spettacolo "Star Rose Academy" - ha presentato i progetti realizzati in Burundi dalla sua Associazione "Le opere del Padre" (www.leoperedelpadre.it).
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