Un
grande concerto con Riccardo Muti che dirigerà il Requiem di Verdi a
Redipuglia, Paolo Fresu con la sua magica tromba che suonerà il Silenzio
sulle montagne di Folgaria, il film di Ermanno Olmi girato
sull'altopiano di Asiago. E poi restauri dei memoriali e dei sacrari,
filmati storici e documentari che ricostruiscono le vicende belliche,
mostre, convegni, pubblicazioni, progetti per le scuole, mappe
multimediali per riscoprire i luoghi del conflitto.
"A 100 anni di distanza, il miglior modo di
festeggiare questo anniversario è capire quello che è successo, come
capire perché oggi si parli ancora di conflitti", dice il regista
Ermanno Olmi, che a quasi 83 anni ha affrontato il gelo della neve
dell'Altopiano dei Sette Comuni (Asiago) per girare una sola notte di
trincea del suo "Torneranno a fiorire i pratì", dedicato proprio al primo
conflitto mondiale.
E così anche l'obiettivo delle celebrazioni
nazionali diventa quello di costruire un "grande percorso storico,
culturale , espositivo e territoriale destinato a confluire nel
Memoriale virtuale della Grande Guerra", non un nuovo luogo fisico, come
spiegano dalla struttura di missione della presidenza del consiglio per
le celebrazioni, ma una sorta di 'portale dei portalì che conservi la
memoria anche per le generazioni future.
Si parte il 28 giugno, il
giorno fatidico in cui cento anni fa il giovane Gavrilo Princip
assassinò l'erede al trono Francesco Ferdinando e sua moglie Sofia
accendendo la scintilla che fece scoppiare il conflitto, con la
partecipazione alla Sarajevo Heart of Europe, la settimana
internazionale dedicata alle Commemorazioni, alla quale l'Italia porterà
un concerto che si sta definendo proprio in questi giorni.
Il 6 luglio
in Friuli è invece di scena la bacchetta del grande Riccardo Muti, che a
Redipuglia dirigerà il Requiem verdiano in un concerto di beneficienza
organizzato dal Ravenna Festival, Regione Friuli Venezia Giulia,
Struttura di Missione per le commemorazioni della Grande Guerra della
Presidenza del Consiglio, Mibact.
Il 27 luglio in Trentino è la volta di
Paolo Fresu che ricorderà la Grande Guerra suonando Il Silenzio
sull'Altopiano di Folgaria in suggestiva staffetta con tanti altri
grandi trombettisti che intoneranno le stesse note in altri luoghi
significativi d'Europa.
E a settembre è probabile una preview al Festival di Venezia del film di Olmi, protagonista un intenso Claudio Santamaria. Ma non solo. Con i fondi stanziati dalla finanziaria, in tutto 28 milioni di euro suddivisi in cinque anni (8 milioni per il 2014, 5 milioni per il 2015,2016,2017 e 4 milioni per il 2018) si provvederà al restauro e al recupero dei luoghi teatro del conflitto, nonché alla creazione o al riallestimento di spazi museali. In tutto nove gli interventi di restauro previsti di concerto con il ministero della Difesa per sei Sacrari in Italia (Redipuglia, Cima Grappa, Asiago, Montello, Caduti d'Oltremarie, Oslavia) e tre cimiteri militari italiani all'estero (Bligny in Francia, Mauthausen in Austria, Caporetto in Slovenia).
E a settembre è probabile una preview al Festival di Venezia del film di Olmi, protagonista un intenso Claudio Santamaria. Ma non solo. Con i fondi stanziati dalla finanziaria, in tutto 28 milioni di euro suddivisi in cinque anni (8 milioni per il 2014, 5 milioni per il 2015,2016,2017 e 4 milioni per il 2018) si provvederà al restauro e al recupero dei luoghi teatro del conflitto, nonché alla creazione o al riallestimento di spazi museali. In tutto nove gli interventi di restauro previsti di concerto con il ministero della Difesa per sei Sacrari in Italia (Redipuglia, Cima Grappa, Asiago, Montello, Caduti d'Oltremarie, Oslavia) e tre cimiteri militari italiani all'estero (Bligny in Francia, Mauthausen in Austria, Caporetto in Slovenia).
Ai lavori di restauro si aggiungerà poi la catalogazione
dei Monumenti ai Caduti della Prima Guerra Mondiale in tutta Italia e la
valorizzazione dei luoghi della memoria. Grazie ad un accordo tra
ministero della Difesa, associazione nazionale alpini e Cnr si farà poi
una 'mappaturà dei luoghi teatro del conflitto con un sistema integrato e
multimediale e app che permetteranno anche di costruirsi un proprio
personale percorso di visita. Mentre altre iniziative coinvolgeranno in
un percorso didattico le scuole di ogni ordine e grado.
fonte: Silvia Lambertucci per l'Unione Sarda
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