ll referendum di Courmayeur per decidere se
cambiare il nome della località turistica in “Courmayeur-Mont-Blanc”
non passa: votano appena 921 cittadini, pari al 39,46 per cento dei
2.334 aventi diritto: molto lontano del quorum del 50 per cento più uno
degli aventi diritto per rendere valida la consultazione. Il flop si era
già intravisto con i dati delle 19: avevano votato soltanto 657
cittadini: il 28,15 per cento. All'appello ne mancavano ben 1.168 Gli
organizzatori non disperavano però: "La bella giornata può aver portato
alcune persone fuori porta e poi i commercianti che per questa domenica
hanno tenuto i negozi aperti fin quasi alle 20", cercavano di
consolarsi i proponenti. Una ripresa dei votanti c'è stata verso sera ma
non sufficiente per far cambiare nome a Courmayeur.
Il clima nelle tre sezioni dove si è votato era dunque tranquillo. Un po' meno nei bar e soprattutto sui social forum dove la discussione tra favorevoli e contrari è stata 'accesa'. Chi ha scelto di votare si è trovato in mano la scheda con il quesito "Volete che la denominazione del Comune di Courmayeur sia modificata in Courmayeur-Mont-Blanc?". "Quest'iniziativa - ha spiegato il sindaco, Fabrizia Derriard - aveva una duplice valenza: la prima culturale, come riconoscimento ad una montagna che ha dato tanto al paese; la seconda è più promozionale, ovvero per dare una riconoscibilità immediata alla località visto che il Mont Blanc è noto in tutto il mondo". La 'sorellà Chamonix - a 20 chilometri di distanza, dalla parte francese del massiccio - ha abbinato nel 1921 il suo nome alla montagna e ne ha tratto indubbi benefici: il Monte Bianco spesso è infatti associato alla località savoiarda, nonostante la maggior parte dei versanti siano affacciati sull'Italia.
Il clima nelle tre sezioni dove si è votato era dunque tranquillo. Un po' meno nei bar e soprattutto sui social forum dove la discussione tra favorevoli e contrari è stata 'accesa'. Chi ha scelto di votare si è trovato in mano la scheda con il quesito "Volete che la denominazione del Comune di Courmayeur sia modificata in Courmayeur-Mont-Blanc?". "Quest'iniziativa - ha spiegato il sindaco, Fabrizia Derriard - aveva una duplice valenza: la prima culturale, come riconoscimento ad una montagna che ha dato tanto al paese; la seconda è più promozionale, ovvero per dare una riconoscibilità immediata alla località visto che il Mont Blanc è noto in tutto il mondo". La 'sorellà Chamonix - a 20 chilometri di distanza, dalla parte francese del massiccio - ha abbinato nel 1921 il suo nome alla montagna e ne ha tratto indubbi benefici: il Monte Bianco spesso è infatti associato alla località savoiarda, nonostante la maggior parte dei versanti siano affacciati sull'Italia.
All'uscita dai seggi, tanti sorrisi e poca voglia di parlare tra i "courmayeureins". Paolo Broglio, direttore della scuola di sci del Monte Bianco, ha subito messo le mani avanti: "Parlo a titolo personale e sono favorevole al cambio del nome.
Sicuramente può rappresentare un vantaggio dal punto di vista turistico-professionale. Non ci sono aspetti negativi in questa iniziativa, ne vedo solo di positivi".
La replica è arrivata su web e con la firma di Henry Truchet, operatore turistico: "Il turismo certo non lo fai con l'aggiunta di Mont Blanc, ma con i servizi e la cortesia". E ha rilanciato: "Abbiamo un'insufficienza di posti letto negli alberghi e 23.000 posti letto nelle seconde case che restano chiuse 300 giorni l'anno. Se questo è fare turismo...". Nel dibattito è intervenuto anche Gabriele Campiglia, aggiungendo: "Conterà poco ma io sono nazionalista e non mi piace. Al limite Courmayeur Monte Bianco l'avrei votata".
A poca distanza dal seggio, nella via Roma dello 'struscio', i turisti sfilavano incuriositi più dai saldi che dal referendum. Complice il ponte, l'afflusso turistico oggi è stato sui livelli di piena estate. Cristina, di Genova, in gita con alcune amiche, del voto non sapeva nulla. "Ma mi sembra una buona idea - aggiunge - il Monte Bianco è una presenza che si avverte 'fisicamentè a Courmayeur, ce lo hai davanti tutto il giorno".
fonte: La Repubblica
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