mercoledì 8 giugno 2016

Comm'è bella 'a muntagna stanotte





Panorama di Napoli da Posillipo

Comm'è bella 'a muntagna stanotte 
bella accussí, nun ll'aggio vista maje!
n'ánema pare, rassignata e stanca,
sott' 'a cuperta 'e chesta luna janca 

Comm'è calma 'a muntagna stanotte 
cchiù calma 'e mo, nun ll'aggio vista maje!
tutto dorme, tutto dorme o more,
i' sulo veglio, pecché veglia Ammore



Nella "collezione" delle montagne del Club non poteva mancare il Vesuvio.
Già nel 2012, una delegazione aveva affrontato l'Etna:
(http://sciclubwojtyla.blogspot.it/2012/08/we-love-etna-reportage.html)
Quattro anni dopo è la volta di Napoli, immersa nella campagna elettorale...

Il Maschio Angioino


Piazza del Plebiscito


Il selfie by night della delegazione


Visita indimenticabile, anche sotto il profilo gastronomico...






L'interminabile lista delle prenotazioni presso la mitica Trattoria "da Nennella".
Il penultimo nome è quello di Ca-i-tane (traduzione in napoletano di Gaetano)


Pausa caffè al Gambrinus, fondato nel 1860.
E' ancora in auge la pratica ottocentesca del "caffè sospeso" consistente nel lasciare un caffè pagato per le persone indigenti. Nella cultura napoletana, il piacere del caffè è un valore sociale da condividersi tra tutti i membri della collettività, senza distinzione di censo.

Gli interni liberty del Gambrinus, da sempre locale di ritrovo per artisti e poeti.
Su un suo tavolo, Gabriele D'Annunzio compose all'impronta il testo della canzone napoletana
"'A vucchella
Durante la Belle Epoque, fu sede di spettacoli di Cafè Chantant, in linea con l'imperante moda parigina. 
Proprio al Gambrinus nacque l'acclamata figura teatrale della Sciantosa (storpiatura lessicale del termine francese chanteuse)



Da quanto si dica, si narri, o si dipinga, Napoli supera tutto: la riva, la baia, il golfo, il Vesuvio, la città, le vicine campagne, i castelli, le passeggiate… Io scuso tutti coloro ai quali la vista di Napoli fa perdere i sensi!

(Johann Wolfgang Goethe)




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