martedì 14 giugno 2016

La rapsodia rivoluzionaria



Uomo d'alpe che sono, voglio seguitare a credere nel monte di Gesù.
Quella rapsodia rivoluzionaria, che ci esalta nelle sue cadenze ancor prima che nei contenuti, per me ha aria e sapore di montagna, quando la riascolto ci sento anzi di sfondo un murmure di cori montanari...
Le Beatitudini che Lui proclama lievitano solo a una certa quota; e perciò Egli salì, ritengo, ad annunciarle "sul monte".
Qui nacquero più ispirate queste "regole" della felicità, perché Gesù stesso, quando si inerpicava quassù, in vista del suo lago, attingeva anche per sé la propria beatitudine.

Luigi Santucci (1918 - 1999) 

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