“Le fedi che stanno in
vetrina ci dicono qualcosa con strana fermezza.
Per ora sono solo
oggetti di metallo prezioso ma lo saranno soltanto fin quando io ne metterò una
al dito della mia sposa e lei metterà l’altra al mio.
Da quel momento saranno
loro a segnare il nostro destino. Ci faranno sempre rievocare il passato come
fosse una lezione da ricordare, ci spalancheranno ogni giorno di nuovo il
futuro allacciandolo con il passato.
E insieme, in ogni
momento, serviranno a unirci invisibilmente come gli anelli di una catena”.
Karol Wojtyla, La bottega dell’orefice (1960)
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