sabato 30 giugno 2018

Torna RisorgiMarche


Piero Pelù, Angelo Branduardi, Simone Cristicchi con GnuQuartet, Mario Biondi, Alex Britti, Clementino, Luca Carboni, Irene Grandi, Andrea Mirò, Paolo Belli & Big Band e le voci internazionali di Noa e Toquinho. Ecco i protagonisti di RisorgiMarche 2018.
Dopo il successo dello scorso anno che ha registrato oltre 80mila presenze, torna il festival ideato e promosso da Neri Marcorè, che chiuderà la manifestazione con un concerto assieme ai GnuQuartet, volto a riportare il turismo attraverso concerti gratuiti nei parchi montani più suggestivi delle Marche e che si svolgerà nelle province di Macerata, Fermo ed Ascoli Piceno. Dal 1 luglio al 2 agosto, concerto dopo concerto, le Marche diventeranno la meta preferita di tutti gli amanti della musica.
“Lo scorso anno RisorgiMarche è nato sulla base di un’idea che si è poi sviluppata in un progetto articolato - spiega Neri Marcorè, direttore artistico della manifestazione - quello di un festival diffuso nel territorio interessato dalle scosse sismiche che fosse al contempo occasione di incontro e di confronto tra tante persone provenienti da tutta Italia e locali, opportunità di rilancio turistico, necessità di tenere accesi i riflettori su zone a rischio di oblio da parte dei media e dell’opinione pubblica, volontà di ribadire la bellezza della mia regione e la sua inalterata capacità di accoglienza, desiderio di essere vicini anche fisicamente alle comunità colpite dal terremoto. È stato necessario il coinvolgimento e l’armonizzazione di tanti elementi organizzativi diversi – ha proseguito Marcorè -, ma la bontà della direzione da seguire e la comprensione della filosofia del festival hanno portato a risultati sorprendenti, gli stessi che ci hanno indotti ad impegnarci da subito per una seconda edizione, quella che stiamo annunciando, per non interrompere un cammino che il popolo di RisorgiMarche ha reso, concettualmente, sempre più fluido e dirompente, laddove, anche fisicamente, lo stesso veniva battuto con tempra ed entusiasmo crescenti. Al primo posto, ancora una volta, la generosità degli artisti ai quali mi sono rivolto per ottenere il loro fondamentale contributo solidale, che saranno i protagonisti degli eventi e di questo richiamo all’appartenenza e alla vicinanza”.
Poi il pensiero e le parole del promotore del festival tornano ai danni provocati dal sisma del 2016. “C’è molto lavoro da fare per ricostruire – ha detto -, non soltanto in senso proprio, ma anche nel morale, nel tessuto connettivo delle comunità che hanno subìto il dramma del terremoto. Ci vorranno ancora tempo, impegno, pazienza, energia e risorse. RisorgiMarche non pretende di essere la soluzione ai problemi reali della gente, ma costituisce una base sulla quale potranno essere innestate altre iniziative virtuose, un esempio di come la società civile può dare il suo contributo, in parallelo al lavoro svolto dagli amministratori, sostenendo chi, giorno per giorno, affronta problemi pratici. L’esempio di come questo concetto possa tradursi in termini concreti è rappresentato da quello che abbiamo chiamato DopoFestivalAbbiamo chiesto ai sindaci dei comuni limitrofi o pertinenti alla zona in cui si svolgeranno i concerti di organizzare in paese l’opportunità di continuare a stare insieme: intrattenimento, mercatini, negozi aperti”.

fonte: Il Resto del Carlino

info:www.risorgimarche.it

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