sabato 2 aprile 2011

Voglio andare sui Monti Tatra




Il Papa decise di ordinarmi nella Cappella Sistina, il 15 settembre 1979, festa di Sedembolestnà Panna Mària, la Vergine dei Sette Dolori, patrona della Slovacchia. Tenne la sua omelia in slovacco e dispose che la Radio Vaticana trasmettesse tutta la solenne celebrazione nei Paesi dell'Europa centrale, mentre la televisione austriaca, visibile in Slovacchia, effettuò le riprese e trasmise la celebrazione. 
La Cappella Sistina era gremita:  più di duecento slovacchi - che avevano lasciato il Paese col pretesto di un viaggio turistico - arrivarono all'ultimo momento, senza aver il permesso del regime, e seguirono la cerimonia sul teleschermo alla porta della Cappella. 
Non dimenticherò mai quell'imposizione delle mani, con la quale il Pontefice sembrava imprimermi lo Spirito nell'anima. Dopo la consacrazione Giovanni Paolo II salutò i fedeli nella Sala Ducale, passando in mezzo a loro e manifestando il desiderio di recarsi sui nostri Monti Tatra. 
Per la Slovacchia e per la Chiesa del silenzio fu un'efficace iniezione di speranza che egli, maestro nel leggere i segni di tempi e nell'usare i gesti profetici, seppe infondere anche nei più oscuri momenti di persecuzione.
tratto da L'Osservatore Romano, 19 gennaio 2011

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