giovedì 28 luglio 2011

"Scandens culmina montium, omnium rerum verticem sensit"


Gressoney ha ricordato  Giovanni Paolo II a 10 anni dalla visita

Un piccolo segno a 2.178 metri di altezza  sul livello del mare che riunisce in sé numerosi messaggi: ricorda le comuni radici culturali europee e indica all'uomo le vette autentiche verso cui deve puntare. 

E' così che il parroco di Gressoney, don Ugo Casalegno, sintetizza il significato della targa che è stata scoperta ieri presso la cappella di Sant'Anna nella località Alpe Bettaforca, a Gressoney-La-Trinitè.

"Ho voluto che la scritta fosse in latino - racconta il sacerdote - perchè sono convinto che questa lingua possa ancora unire le identità presenti in questa vallata italiana francofona ma con antiche presenze germanofone".

E poi è la "lingua del Papa": "Il latino, ovviamente, è un omaggio anche a Giovanni Paolo II, il cui amore per la montagna è sintetizzato nel testo scelto".

La targa in bronzo (...) riporta il seguente testo: "Giovanni Paolo II, ora annoverato tra i santi, guardando da qui, salendo da qui al vertice delle montagne, avvertì il culmine di ogni esistenza".

"Quel 13 luglio 2001 il Papa arrivò in incognito, portato in auto attraverso la strada sterrata - racconta don Casalegno  -  e arrivato alla cappella, vide la seggiovia, che quel giorno era ferma. Chiedendo dove portasse, espresse il desiderio di salire. 

Gli addetti, allora, azionarono l'impianto portando il Pontefice in quota.(...) Il seggiolino sul quale ha viaggiato Wojtyla è stato sganciato ed è ancora conservato. D'altronde non era mai accaduto che un Pontefice si servisse di una seggiovia".

fonte: Matteo Liut, Avvenire, 27 luglio 2011




Trascriviamo, di seguito, il testo della targa in lingua latina :

Johannes Paulus II
nunc divis adscitus
hinc spectans
hinc scandens
culmina montium
omnium rerum verticem 
sensit

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