lunedì 7 ottobre 2013

A Matera, sul monte della Passione




The Passion (2004): sullo sfondo i Sassi di Matera

Negli ultimi 50 anni, i Sassi e la Murgia di Matera hanno costituito, in molte occasioni, lo scenario ideale per la realizzazione di film a carattere religioso: da "Il Vangelo secondo Matteo" di Pier Paolo Pasolini (1964) a "King David"" di Bruce Beresford (1985) a "The Passion" (2004) di Mel Gibson a "The Nativity Story" (2006) di Catherine Hardwicke.

Pasolini durante la realizzazione de "Il Vangelo secondo Matteo" (1964)
 


In "The Passion" (film Premio Oscar 2005) la Via Crucis verso il Golgota è stata realizzata tra via Muro nel Sasso Caveoso e Murgia Timone mentre l'antica porta di Gerusalemme in largo Madonna delle Virtù e la casa-falegnameria di Gesù a Masseria Radogna.


Il regista Mel Gibson a Matera durante le riprese di "The Passion" (2004)


Ricorda, a tale proposito, il regista Mel Gibson: “Alcune parti della città sono antiche di 2000 anni, e l’architettura, i blocchi di pietra, le zone circostanti e il terreno roccioso aggiungevano una prospettiva ed uno sfondo che noi abbiamo usato per creare i nostri imponenti set di Gerusalemme. Abbiamo fatto molto affidamento sulla vista che c’era li’. In effetti la prima volta che l’ho vista, ho perso la testa, perché era semplicemente perfetta.”


In questi giorni, una delegazione dello Sci Club ha voluto rivivere l'atmosfera di quei set cinematografici visitando la zona dei Sassi e della Murgia:

Un'immagine del Sasso Caveoso
 
Murgia Timone: la montagna della crocifissione del film "The Passion"




La casa-grotta di Casalnuovo (abitata fino al 1959)

Da "vergogna nazionale" a componente della lista del patrimonio mondiale Unesco: questo è stato il cammino percorso dalla fine degli anni '50 (epoca del trasferimento di circa 20.000 abitanti nei nuovi quartieri cittadini) al 1993, quando i Sassi di Matera furono inseriti nella lista  dei beni culturali tutelati a beneficio dell'umanità.
Ed oggi Matera aspira, a buon diritto, al titolo di Capitale Europea della Cultura 2019.


Ed infine, un'immagine di buon auspicio per l'imminente stagione sportiva:


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