giovedì 17 luglio 2014

Biennale Gherdëina: la parola al legno



Evadere dalla città e fuggire a Ortisei, invasa dalle sculture in legno di cinque artisti contemporanei. Chris Gilmour, Sonia Leimer, Willy Verginer, Velasco Vitali e Bruno Walpoth sono i protagonisti del progetto Legno/Wood/Holz/Lën, a cura di Luca Beatrice, allestito in occasione della IV Biennale Gherdëina.
Chris Gilmour, scultore brit che vive a Udine, specializzato nel cartone, si misurerà per la prima volta con un altro materiale e ha progettato una sorta di ritrovamento di casse contenenti materiali archeologici sopravvissuti chissà a quale trafugamento o disastro naturale. Sonia Leimer, meranese ma residente a Vienna, si cimenta nella rivisitazione concettuale di un tema della tradizione gardenese, quella dei banchi di lavoro. Bruno Walpoth installerà invece un grande busto in legno tagliato a metà e svuotato al suo interno mentre Willy Verginer abbandonerà ritratti e paesaggi per realizzare  una casa in legno, forse più  un rifugio, che si regge sulle solide radici d’albero. Infine Velasco Vitali, originario di Bellano (in provincia di Lecco) ma milanese d'adozione, pittore e scultore famoso per i suoi branchi di cani, spesso inseriti in contesti imprevisti, proporrà una gigantesca mongolfiera in legno e ferro.


Gli artisti invitati esporranno nell'area pedonale del centro di Ortisei le loro opere, tutte realizzate in collaborazione con artigiani e aziende locali.  "Il legno - ha spiegato Luca Beatrice - si porta dietro un valore aggiunto per il suo incredibile rapporto col passato, racconta delle storie, non respinge lo sguardo, incita al tatto e al calore. Sono sempre più numerosi gli artisti internazionali che lo utilizzano per le loro sculture o all’interno delle proprie installazioni. Si potrebbe addirittura parlare di “moda del legno” se il termine non contenesse una qualche ambiguità".

fonte:marieclaire.it 

info: http://www.biennalegherdeina.it/

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