Valbagnola: lembo estremo del fabrianese, ai piedi dell'Appennino Umbro-Marchigiano.
Terra di silenzio e di spiritualità, luogo di transito di viandanti e pellegrini.
Sede della chiesa romanica intitolata a S. Cassiano.
La prima notizia dell’esistenza della chiesa risale al 1119, mentre i
successivi documenti di donazioni fatte al monastero dei benedettini cui
apparteneva, risalgono al 1158 e al 1225. Nel 1455 Papa Callisto III la
unì alla collegiata di San Nicolò a Fabriano. La costruzione presenta
notevole interesse all’interno,
per la singolare disposizione della tribuna e della cripta. Nella
fattispecie il modello seguito nella distribuzione dello spazio non ha
precedenti né imitazioni nel romanico dell’Italia centrale, e per questo
risulta di notevole interesse storico-artistico. La chiesa, infatti,
risulta avere un’unica campata absidata in cui troviamo una tribuna alla
quale si accede mediante sette gradini che comincia quasi alla metà
della navata ed è ricavata sul lato sinistro. Dall’altro lato una scala
scende verso la cripta, coperta con una crociera absidata. E’ la
presenza di tribuna e cripta che determina la singolare importanza
dell’edificio.
San Cassiano ai giorni nostri: terra di escursioni e di campeggi (nella foto: il campo di AC Giovanissimi della Diocesi di Jesi)
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